sabato 29 novembre 2008

L' altra economia è legge nel Lazio!

Prendiamo a prestito l'articolo dal linkontro e siamo davvero contenti di annuciare che:


L’altra economia è realtà nel Lazio. Da oggi gode di un riconoscimento legislativo. Per la prima volta in Italia ambiti come l’agricoltura biologica, la produzione di beni eco-compatibili, il commercio equo e solidale, il consumo critico, la finanza etica, il risparmio energetico e le energie rinnovabili, il riuso e riciclo dei materiali, i sistemi di scambio non monetario, il software libero, il turismo responsabile, sono riconosciuti e sostenuti normativamente, e nel loro insieme, da una amministrazione pubblica. E’ stata, infatti, approvata ieri la delibera di Giunta, presentata dall’assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio Luigi Nieri.

Il provvedimento prevede la valorizzazione di attività dell’altraeconomia, per mezzo di incentivi economici, la creazione di veri e propri centri dell’altraeconomia, la promozione di scambi di esperienze, di servizi e di beni, rispettando i criteri delle “filiere corte”, ossia le attività basate sul rapporto diretto tra produttore e consumatore.

In particolare l’altra economia riguarda, dal lato dell’offerta, le imprese e le micro-imprese che inseriscono questi elementi quali requisiti qualificanti la loro operatività, regolarmente registrate con il loro numero di addetti e con regolari bilanci. Dal lato della domanda, invece, le varie forme di organizzazione del consumo critico, finalizzate all’acquisto collettivo di beni e servizi ‘altro-economici’ o all’informazione e alla tutela dei consumatori. Un caso noto è quello dei Gas, i gruppi di acquisto solidale.

«Oggi più che mai è indispensabile ripensare a un’economia che valorizzi le relazioni prima che il profitto e che riconosca un'equa ripartizione delle risorse nel rispetto dell'ambiente naturale e nell’arricchimento di quello sociale – spiega l’assessore al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio Luigi Nieri - L’altra economia può essere definita come un approccio all’attività economica fondato sui principi della partecipazione, della solidarietà e dell’eco-compatibilità, piuttosto che sui principi del profitto, dell’interesse e dell’utilità».

Solo a Roma sono 40 le associazioni e le cooperative che fanno parte del Tavolo dell’altraeconomia. Una realtà che nel Lazio, ad oggi, supera le 2000 unità tra imprese e realtà associative e cooperative. A livello nazionale, invece, solo considerando l’agricoltura biologica, il dato raggiunge le 50mila unità con circa 160mila addetti. «Più della Fiat e della Telecom messe insieme» secondo Andrea Ferrante, presidente nazionale Aiab (associazione agricoltura biologica) secondo il quale «con questa legge regionale si riconosce che c’è un altro modo di fare economia che ha una sua valenza in termini economici. Un settore che, oltretutto, fornisce un’occupazione più stabile, perché più legata al territorio».

In questo modo la regione lazio concede finalmente dignità istituzionale a questi temi stabilendo, con norma, principi e ambiti di applicazione. Tutte la attività normate dalla questa proposta diverranno attività prioritarie nei bandi ordinari di finanziamenti ed agevolazione che la regione in base a fondi europei e governativi normalmente emana. Secondo Nieri «l’altra economia, nelle sue esperienze concrete, ha dimostrato che può diventare anche fonte di buona occupazione. Importante, però, è che anche le amministrazioni pubbliche si facciano promotrici di iniziative in questo senso sostenendo la diffusione di prodotti biologici, solidali, sostenibili».

Per Riccardo Troisi, presidente della Città dell’Altraeconomia di Roma, «si tratta di un riconoscimento importante, frutto di una lunga collaborazione tra società civile e pubblica amministrazione. Oggi si riconosce che l’altra economia è un’economia reale e non di nicchia. Che ha tutte le possibilità di essere un’alternativa ai disastri prodotti dall’attuale modello economico».

martedì 25 novembre 2008

Il boom di pallalinda



Beppe Grillo nel suo ultimo spettacolo a Roma ha parlato tra le molte cose della Pallalinda e dei prodotti similari.
Sono alcuni mesi che distribuiamo assieme ai detersivi alla spina la pallalinda e i 40 clienti che la usano sono tutti soddisfatti.
Le caratteristiche tecniche e il perchè funziona le lascio agli esperti del sito. I motivi per cui fate un affare usandola sono diversi.
Noi abitanti di Roma sappiamo quanto la nostra ottima acqua sia "dura" e che quindi i dosaggi del detersivo siano alti. Il numero di lavaggi che possiamo fare secondo le etichette sono 20 con sporco medio o 14 lavaggi per i capi più sporchi. Il costo per lavaggio del detergente (senza considerare alcun additivo) si aggira tra i 0,30 € a i 0,45 €. L'uso di Pallalinda porta il costo del lavaggio tra i 0,05 € e i 0,15 €. Alla fine della vita della pallina, ipotizzando prezzi costanti (ci credi?) risparmi almeno 215,00 - 270,00 Euro al netto del costo di 36,00 € per la Pallalinda.
Questo vi permette di usare i detersivi Lympha alla spina e guadagnarci a tutto tondo!!!

Fatti questi conti vediamo che possiamo risparmiare soldi, evitare la produzione di rifiuti, contribuire alla salvaguardia della foresta brasiliana, salvaguardare i nostri fiumi e mari, respirare aria migliore.... insomma comprare Pallalinda e i detersivi alla spina equosolidali significa vincere tutti!

domenica 23 novembre 2008

MoonCup

"Donne... è arrivata la Mooncup"...


Mooncup è una coppetta in morbido silicone, utilizzata per raccogliere il flusso mestruale, invece di assorbirlo.
La Mooncup è una soluzione innovativa che offre diversi vantaggi. Innanzi tutto è estremamente comoda e nonstate la nostra iniziale diffidenza abbiamo verificato la sua comodità. Abbiamo in tal senso registrato l'opinione di diverse utilizzatrici che sono davvero soddisfatte.

Oltre alla comodità e alla sicurezza, che sono punti imprescindibili, sono davvero rilevanti anche gli aspetti ambientali ed economici.

La Mooncup può essere utilizzata per molti anni risparmiando all'ambiente una gran quantità di rifiuti. Inoltre un anno di utilizzo è sufficente a rientrare della spesa e quindi per diversi anni non acquisteremo più assorbenti usa e getta.

sei interessata? hai curiosità?
passa in bottega e cerca Mariangela!!!

a presto

Capo Horn

venerdì 21 novembre 2008

Lista Nozze di Gabriele e Monia: Sposi il 3 Gennaio 2009


Abbiamo aperto la Lista Nozze di Gabriele e Monia...
hanno scelto di farsi regalare o le quote viaggio o dei prodotti artigianali del commercio equo e solidale presso la nostra Bottega.

Scorri in basso per vedere le foto!

Lista Nozze di Gabriele e Monia: Sposi il 3 Gennaio 2009

Ciao,
ecco come poter partecipare alla Lista Nozze di Monia e Gabriele:

scegli il regalo (quota e/o artigianato)
contatta la Bottega, cerca Mariangela
ti invierà l'Iban di Gabriele se vorrai regalare agli Sposi un pezzo di Viaggio
altrimenti
l'iban della Bottega se vuoi regalare uno dei pezzi di artigianato equo e solidale che Monia e Gabriele hanno scelto.

Ricorda che sei invitato a passare in Bottega per Visionare la Lista e il Materiale cartaceo che i ragazzi hanno lasciato per te...

Lista Nozze di Gabriele e Monia: l'Artigianato Equo e Solidale: le Corsie per il Tavolo


La Corsia per il Tavolo, proveniente dall'India, costa € 11,80.

Lista Nozze di Gabriele e Monia: l'Artigianato Equo e Solidale: i Barattolini


I Barattolini, provenienti dall'Ecuador, costano € 10,50.

Lista Nozze di Gabriele e Monia: l'Artigianato Equo e Solidale: i Vassoi


Il Vassoio di Legno, proveniente dall'Indonesia:
per un costo di € 19,50.

Lista Nozze di Gabriele e Monia: l'Artigianato Equo e Solidale: 12 Bicchieri


Il servizio di Bicchieri, proveniente dal Bangladesh, è composto da:

12 Bicchieri in Vetro Riciclato

per un totale di € 25,20.

Lista Nozze di Gabriele e Monia: l'Artigianato Equo e Solidale: Servizio da 12

Il servizio, proveniente dalla Colombia, è composto da:


12 Piatti Fondo,

12 Piatti Piano,

12 Piattini per Frutta.

per un totale di € 325,20.

Il Servizio è regalabile anche in set completi per 1 persone, ogni set costa € 27,40.

giovedì 20 novembre 2008

Lista Nozze di Gabriele e Monia

ecco la presentazione delle quote del viaggio di nozze...
chiedeteci l'iban di Gabriele per partecipare!


... il viaggio di nozze...



... in Patagonia...




ALCUNE IDEE

VIAGGIO AEREO

ROMA- BUENOSAIRES

PER 2 PERSONE

1600 €

... MMM... ALITALIA...

SPERIAMO CHE PARTA,

SPERIAMO CHE ARRIVI!


VIAGGIO AEREO INTERNO

BUOENOSAIRES-TRELEW

COMODORO-BUENOSAIRES

PER 2 PERSONE

640 €

... MAH... AD ELICA?!


NOLEGGIO AUTO 4X4

PER I GIORNO

(PREVISTI 22 GIORNI)

125 €

... FICO... JEEPPONE... 4X4... OFF-ROAD!


1 NOTTE A BUENOSAIRES

(PREVISTE 4 NOTTI)

70 €

... E CHE NON JE LA DAMO NA VISITINA ALLA CAPITALE?!


1 NOTTE IN ESTANCIA TIPICA

(PREVISTE CIRCA 6 NOTTI)

60 €

... SONO TIPICHE... PIU' COSTOSE, MA TIPICHE!


1 NOTTE IN ALLOGGIO TIPO

BED AND BREAKFAST

(PREVISTE CIRCA 20 NOTTI)

40 €

... SARANNO DELLE BETTOLE... MA FOLCLORISTICHE!


1 CENA DI CARNE ARGENTINA

(PREVISTE TANTE VOLTE)

40 €

... CHIEDIAMO SCUSA AI VEGETARIANI... MA... BONA!!!


1 CENA DI PESCE

(PREVISTA QUALCHE VOLTA)

50 €

... POVERINO PURE LUI... PERO'... OTTIMO DA MANGIARE A SENTISSE MALE!


ALTRE IDEE


VISITE TURISTICHE PARCHI

BOH!?

... I PICCOLI ESPLORATORI!

SOUVENIR

BOH!?

... BEH... QUALCOSINA CE LA DOVREMO PORTARE INDIETRO!?

BENZINA

BOH!?

... PURTROPPO CE TOCCA... A SPINTA LA JEEP PESA UN PO'!


concerto in bottega!!


il 22 Novembre il Commercio Equo e Solidale si riempie di suoni e musica. Abbiamo infatti l'onore di ospitare il "Light Trio" che porterà nella nostra bottega un'atmosfera che vorremmo condividere con tutti voi che sempre ci seguite!!
Vi aspettiamo!!

mercoledì 19 novembre 2008

Officinae Bio

Ciao,
Dal 1 Dicembre 2008 il Cassettone Bio avrà un aumento dal prezzo base come segue:

cassettone da kg.10 - €. 15,00

cassettone da kg.05 - €. 8,00

verdura mista da kg.05 - €. 8,00

Rimarrà invariato il contributo per il trasporto.

Capo Horn

martedì 18 novembre 2008

Arance...

ciao...
finalmente sono arrivate le arance...
unico piccolo inconveniente è il prezzo, per problemi logistici/di trasporto costeranno 1,00€ al kilo.
siamo molto dispiaciuti di ciò...

a presto

capo horn

domenica 16 novembre 2008

da "Tutti i numeri dell'Equo"

Il primo censimento equo e solidale

I numeri del Commercio equo e solidale in Italia: le dimensioni economiche, i dati sull'occupazione, le strategie organizzative per uscire dalla nicchia. 379 organizzazioni, un fatturato superiore a 103 milioni di euro, 1900 addetti: è questa la fotografia che emerge dall'analisi del Commercio equo e solidale (Ces) italiano condotta attraverso l'impiego di fonti statistiche ufficiali, con particolare riferimento al circuito “produttore-Centrale d’importazione-Bottega del Mondo”.


Si tratta di cooperative (54%) e associazioni (46%) che svolgono in prevalenza attività di commercio al dettaglio e all’ingrosso (76%) e di tipo socio-culturale (24%), di dimensioni mediamente “micro”: il 70% delle organizzazioni presenta un numero di addetti compreso tra 0 e 2.

Nato come risposta concreta all’incapacità del commercio tradizionale di innescare un processo di sviluppo economico e sociale in molte aree svantaggiate del Sud del Mondo, nel corso degli ultimi decenni il Ces si è affermato come veicolo attraverso cui promuovere una maggiore giustizia nelle relazioni di scambio e una crescente tutela del lavoro, delle risorse ambientali, delle tradizioni e delle culture locali.

Le caratteristiche economiche e organizzative del commercio equo risultano molto diversificate nei vari paesi in cui si è sviluppato. In particolare, nel panorama europeo, il “modello italiano” rappresenta una vera e propria eccezione: se negli altri paesi sono i marchi di certificazione dei prodotti equi e solidali ad aver determinato, negli ultimi anni, la forte crescita del fatturato del comparto, in Italia sono le Centrali d’importazione e le Botteghe del mondo (Bdm) a svolgere un ruolo ancora predominante. Queste organizzazioni, infatti, non si limitano all'attività di vendita dei prodotti, ma svolgono un ruolo fondamentale di informazione e sensibilizzazione sui temi del commercio internazionale, dell'iniquità dei rapporti Nord-Sud, degli effetti della globalizzazione e della necessità di modificare i modelli di produzione e consumo. La quantificazione delle dimensioni del Ces italiano è passata attraverso l'identificazione di una ampia popolazione di organizzazioni, realizzata grazie alla collaborazione di AGICES e al confronto con realtà e attori operanti nell’ambito di questo movimento. La novità più rilevante risiede nell'utilizzo di fonti statistiche ufficiali, fondamentali soprattutto per sistematizzare i dati relativi alle dimensioni delle organizzazioni e utili per la determinazione dell’attività economica da esse svolta in via prevalente (Ateco 2002). In particolare sono state utilizzate le nomenclature e classificazioni ufficiali prodotte dall’Istat e le informazioni aggiuntive messe a disposizione dalle Camere di commercio (attraverso Infocamere). É importante sottolineare che sebbene le unità censite non costituiscano un universo univoco ed ufficiale, esse rappresentano una grandissima parte del Ces italiano, comprendendo tutte le organizzazioni di maggiori dimensioni economiche.

L'analisi effettuata ha preso in esame cinque dimensioni chiave. La prima è quella relativa alla natura giuridica e alla funzione prevalente svolta dalle organizzazioni: il 46% delle 379 unità censite sono imprese, principalmente cooperative, mentre il rimanente 54% è costituito da associazioni. Considerando invece la funzione prevalente, emerge che 11 fra le 176 imprese censite (il 3% del totale) sono Centrali d'importazione, cioè organizzazioni che curano le relazioni commerciali con i gruppi di produttori dei Paesi in via di sviluppo. L'analisi della dimensione anagrafica delle organizzazioni di Ces mostra una realtà piuttosto giovane, che si è espansa nel corso degli anni ’90 e si è rafforzata negli anni successivi, e che ha visto nascere sempre più realtà di tipo imprenditoriale rispetto a quelle di stampo associativo: il 35% delle imprese censite, infatti, è nato dopo il 2001. Al contrario le centrali d'importazione rappresentano la componente “storica” del movimento, con il 65% delle unità nate prima del 1995. Dal punto di vista settoriale si rileva come l’attività prevalente svolta dalle organizzazioni considerate consista nel commercio al dettaglio, con il 57% delle unità censite; si hanno, poi, le attività associative (23,7% delle organizzazioni) e le altre attività (19,3%): quest’ultimo settore include molteplici voci, quali, ad esempio, il commercio all’ingrosso e l’intermediazione del commercio, l’istruzione, i servizi alle famiglie o alle imprese. Il settore di appartenenza varia anche in base alla tipologia delle unità considerate. In particolare, le organizzazioni che hanno forma giuridica di impresa rispondono maggiormente a logiche di mercato, incentrando la loro attività sulla commercializzazione dei prodotti, mentre le associazioni, pur occupandosi della distribuzione dei prodotti del commercio equo in maniera considerevole, si dedicano ad attività di tipo politico-culturale. La dimensione occupazionale è stata misurata attraverso il numero degli addetti: l'analisi svolta rivela una dimensione media complessiva delle organizzazioni piuttosto piccola, ma molto variabile in relazione alla natura giuridica e alla funzione prevalente. Infatti il 95% delle associazioni si colloca nella dimensione “micro” con un numero di addetti da 0 a 2, mentre questa quota per le imprese è pari al 41%. Nelle imprese la dimensione media è pari a 8 addetti, considerando separatamente le Centrali d'importazione la media si attesta sui 20 addetti per centrale, un numero significativamente più elevato rispetto al complesso delle unità censite.Per quanto riguarda l'ultima dimensione considerata, quella economica, il fatturato totale del settore (al netto di quello delle associazioni), nel 2005, è stimato intorno a 103 milioni di euro. In particolare, il 44,5% del fatturato totale, pari a quasi 46 milioni di euro, è imputabile alle Centrali, mentre quello delle imprese/Botteghe del mondo è di oltre 57 milioni di euro. Notevole è poi la differenza tra il valore della produzione per unità delle Centrali e quello delle Botteghe: nelle prime, tale valore è superiore a 4 milioni di euro, decisamente molto più elevato di quello delle Bdm, pari a circa 347.000 euro. (1)

In conclusione, i risultati ottenuti mostrano che il Commercio equo e solidale italiano riflette molte delle caratteristiche delle organizzazioni non profit e della società civile. Pur realizzando attività di “elevata qualità sociale”, le organizzazioni analizzate (e anche quelle di tipo imprenditoriale) appaiono caratterizzate da piccole e piccolissime dimensioni occupazionali ed economiche e da una debole efficienza, evidenziata dai bassi valori della produzione per addetto; questo “nanismo” delle unità considerate, peraltro meno marcato per le realtà del Nord e per quelle socie di AGICES, può rappresentare un forte ostacolo allo sviluppo del Ces italiano, pregiudicando la possibilità di intraprendere un percorso di crescita e di “uscita dalla nicchia”, indispensabile per aumentarne la visibilità e l’efficacia.

(1) L'analisi è sviluppata in maniera più approfondita nel volume “Tutti i numeri dell'equo”, di Elena Viganò, Michela Glorio e Anna Villa, Edizioni dell'Asino, 2008, in uscita in questi giorni nelle librerie.

sabato 15 novembre 2008

Regalistica Aziendale Equo e Solidale

Ciao,
Capo Horn anche quest'anno propone ai proprio clienti l'opportunità di creare cesti regalo per le festività natalizie da regalare ai dipendenti, compreso il servizio di consegna a domicilio.

contattaci allo 0652358928, chiedi informazione e sarai soddisfatto.

Capo Horn

venerdì 14 novembre 2008

Arance - ritardo!!!

Dal tardo pomeriggio di Martedì 18 p.v. sono ritirabili le arance...

passa a prenderle!!

capo horn

lunedì 10 novembre 2008

Nuovi Arrivi e Vecchi Ritorni

sono tornate anche le "Pastine degli Gnomi!...

accorri a fare scorta...

grazie a tutti voi siamo riusciti anche ad abbassarne il prezzo di circa €0,50!

dal loro sito:


La linea "Alimento degli Gnomi" offre una gamma di prodotti sani e genuini che sono particolarmente indicati per organismi giovani e delicati, ancora in fase di crescita.
Queste minestre, nate su ricetta medica, sono composte da una miscela ben bilanciata di cereali e verdure provenienti da coltivazione biodnamica, in modo da garantire un ottimo livello di nutrizionalità, vitalità e digeribilità, associate ad un'inconfondibile bontà.

Nuovi Arrivi e Vecchi Ritorni

ciao...
sono tornati in Bottega tanti prodotti dal commercio Equo e Solidale che abbiamo con ansia aspettato... tra cui

LE BUONE SPEZIE - NOVITA'

Dalla collaborazione tra Commercio Alternativo e Bio Foods, Sri Lanka, nascono “Le Buone Spezie” , risultato di un sistema di coltivazione eco-compatibile e produzione sostenibile che non danneggia nè deturpa l’ambiente, ma anzi, ne arricchisce la biodiversità. Commercio Alternativo garantisce ai contadini affiliati a Bio Foods guadagni più elevati di quelli del mercato tradizionale garantendo così un tenore di vita più dignitoso. La continuità nella relazione commerciale, la ricerca innovativa dei prodotti e i criteri di economia solidale innestano un circuito di auto-sviluppo sia sociale che economico alla base della mission di Commercio Alternativo.

mercoledì 5 novembre 2008

Notizie da Mag Roma

Notizie da Mag Roma - Finanza etica ed economia solidale

Newsletter Novembre 2008

Soci n°114
Capitale sociale euro 47.256
finanziamenti n°6
richieste al vaglio 1

Incontro con il Punto solidarietà di Prati:
Venerdì 7 Novembre alle ore 20.30 una nuova serata di
presentazione della Mag Roma con il Punto solidarietà al
quartiere Prati in via Platone (angolo via Trionfale)

Finanziamenti in corso:
Inizio istruttoria per Scusate il ritardo

Consulenza e Formazione:
Il 28 Novembre dalle ore 9.30 alle ore 13.30 si terrà il
seminario sul prestito sociale presso l'incubatore delle
imprese sociali InVerso in via L.Montuori, 5 a Garbatella

Orario di apertura della Sede al pubblico della Mag Roma:
La sede di via Frigento è aperta tutti i Lunedì dalle
ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00

Se volete partecipare ad una delle attività di Mag Roma
non esitate a scrivere a info@magroma.it

A presto e saluti dalla Mag Roma!

martedì 4 novembre 2008

Nuovi Arrivi

Ciao,
sono arrrivati i Torroni di Tonara(NU) Biologici,
della Ditta Torronificio Tore
bianchi con mandorle o nocciole!!!
con solo ingredienti biologici: miele, mandorle o nocciole, albume d'uovo e ostie

Mag Roma

Capo Horn è Socia di MAG ROMA...
ecco cosa dicono di loro sul web:


La cooperativa MAG Roma si propone di promuovere:

* la finanza autogestita e solidale come pratica di giustizia economica e sociale, perché si affermi e si potenzi una gestione del denaro che rimetta la società, i diritti e l'ambiente al centro dell'economia, dando ad esso un ruolo di strumento e non di fine;
* la qualità della vita e del lavoro, nelle forme della cooperazione, dell'autogestione e dell'associazionismo dal basso.

MAG Roma si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo ed in rapporto ad essi agisce:

* la mutualità,
* la solidarietà,
* la democraticità,
* lo spirito comunitario,
* il legame con il territorio,
* un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche.

lunedì 3 novembre 2008

Arrivo Arance Calabresi

Ciao,
le arance saranno a Roma intorno al 15 novembre,
abbiamo questo slittamento della consegna perchè
il produttore aspetta la loro maggiore maturazione...

a presto per spremute e marmellate!!!


Capo Horn

sabato 1 novembre 2008

annuncio: VENDESI ACQUA PUBBLICA!!!

Anche l'acqua diventa una merce sottoposta alle regole dell'economia capitalista. E' accaduto con la conversione del decreto legge 112 approvata alla Camera; si leva, ora più che mai, la protesta del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
"Malgrado gli emendamenti, la logica è quella logica neoliberista che l’ha sempre ispirato - dicono dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua - e che si sostanzia nel fatto che il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali avviene, in via ordinaria, a imprenditori o società mediante il ricorso a gara. In deroga a questa modalità di affidamento, ma con il vincolo di doverlo motivare, attraverso una relazione da trasmettere all’Antitrust (che può esprimersi su di essa entro 60 giorni), per situazioni che, a causa di peculiari caratteristiche economiche, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato, l’affidamento può avvenire nel rispetto dei principi della disciplina comunitaria. cioè ad un ente di diritto pubblico".
Per quanto riguarda il settore dell’acqua, viene introdotta una norma in base alla quale, entro il termine massimo del gennaio 2011 si dovrà necessariamente andare a nuove assegnazioni in tutti gli ATO nei quali : a) il servizio non è ancora stato affidato, b) esistono le gestioni salvaguardate e c) esistono le gestioni affidate a SpA miste.
"Siamo di fronte ad una inaccettabile logica neoliberista e privatizzatrice - prosegue il Forum - a cui si assomma l’idea di salvaguardare le rendite dei poteri forti, in particolare le SpA quotate in Borsa. Va tuttavia notato come la normativa che esce dal provvedimento, anche perché su questo punto sono state avanzati rilievi specifici da parte del Servizio studi della Camera, recepisca gli orientamenti dell’Unione Europea in materia di affidamento diretto a soggetti pubblici, riaprendo di fatto la possibilità, seppure limitata dalle procedure previste e dal fatto di assoggettarla al Patto di stabilità interno, del ricorso all’affidamento tramite Enti di diritto pubblico. Ora dobbiamo batterci su questo".

dal Forum Italiano Movimenti per L'Acqua